Tele Riviera del Corallo
La storia di Tele Riviera del Corallo (TRC) si intreccia con l'evoluzione della televisione italiana, iniziando il suo viaggio nel 1976 ad Alghero. In un'epoca dominata dal monopolio statale della RAI, l'iniziativa di Giuseppe Iurato e degli imprenditori Antonio e Giovanni Lubrano rappresentava un coraggioso tentativo di infrangere le convenzioni, portando una ventata di novità nel panorama mediatico locale. Nonostante le iniziali incertezze economiche e le sfide poste da una normativa restrittiva, TRC riuscì a farsi strada, diventando una voce significativa per la comunità di Alghero.
I primi passi dell'emittente furono caratterizzati da una semplicità quasi commovente, con trasmissioni che partivano da un appartamento e un ripetitore improvvisato che limitava la portata del segnale. Tuttavia, questo non fece altro che accrescere l'entusiasmo e il senso di comunità tra i fondatori e i primi telespettatori. Le discussioni calorose in uno studio che si trasformava in un "forno" per i potenti fari, i sacrifici economici e la passione pura per il progetto trasformarono TRC in molto più di una semplice emittente televisiva: divenne un simbolo di resistenza culturale e innovazione.
Con il passare degli anni, nonostante l'aggiornamento tecnologico e l'ampliamento della copertura, TRC dovette affrontare nuove sfide legislative che, nel 1991, portarono alla sua chiusura. Ma la fine di TRC non segnò la fine del suo impatto. A distanza di decenni, il ricordo di quell'esperienza rimane impresso nella memoria collettiva di Alghero, simbolo di un'epoca di pionierismo televisivo e di una nostalgia per tempi in cui la televisione era ancora in grado di unire, informare e rappresentare le speranze di una comunità.